Una Notte Da Amélie

Cara, questa è la notte più bella, che mi poteva regalare Pit, senza dubbio, mi ha ricompensato del Suo desiderio di essere, un maschio dominante, e avermi come serva. Certo se penso a quello che ci siamo dati, da quel giorno, che frastornata, come una tossico dipendente, vagavo nella pineta, alla foce del fiume, e lui guardava le coppiette, mi viene da sorridere, e ancora di porgergli tutta, me, per avermi tolta dai guai.
L’Appuntamento
Mi ero preparata, il corpo, volevo essere liscia, profumata, quindi massaggio, con la crema depilatoria, tenuta fino a 10 minuti, il massimo per la mia pelle, poi bagno in vasca con amido di riso, e scusate, ma volevo il massimo, e quindi, anche la lametta con sapone depilatorio.
Segue clistere, e con il digiuno, mi rendeva completamente liscia, dentro e fuori…
La biancheria, tanga nero, il cazzo con il biadesivo, infilato in mezzo alle gambe, tanto che i miei testicoli, sembravano una fichetta gonfia. Reggiseno con ferretti, che rendeva le mie piccole tettine passabili, una paio di pizzicotti ai capezzoli, le rese appetibili.
Calzamaglia nera, cavigliera da schiava, scarpe, (peccato )da passeggio, un maglione largo bianco, rendeva e metteva in risalto, la mia parrucca a caschetto nera, e il mio viso con poco trucco, ma fatto, femminile da fondo tinta, rossetto e rimmel accentuava le mie ciglia, lunghe e femminili.
Andiamo
Pit arrivò, puntuale, per mantenere la sua pazzia, portarmi fuori, come Amèlie, donna! Quando mi vide, mi diede un bacio e mi disse” meravigliosa!
Entrammo nel Pub dalle luci soffuse, la cameriera faticò a trovarci un tavolo, la musica e le voci della gente, erano un sottofondo, meraviglioso, eccitata, avevo il cuore a mille.
Ero uscita, solo una volta da “ femmina” e non era per divertimento, ma per essere sfruttata, e quindi, ero molto turbata, ma quando la cameriera, mi disse, Lei Signora che prende, mi sentì sciogliere.
Pochi tavoli, Pit vede, due omaccioni, ciocciottelli, molto cicciottelli, che cercano disperatamente, un posto e guardavano, pronti a cogliere, il momento di qualcuno che va via… Ma Pit come al solito, gentile e maiale, gli fa segno di sedersi, il nostro tavolo è pieno a me, gli dice…
Gli dico subito” ma che sei matto?” ma loro sono già seduti, e subito Pit ci presenta, io Amélie,
mi guardano, ma non con sospetto con ammirazione… Mi spaventano, la carezza di Pit, sulla schiena, e il pizzicotto, al gancetto. Del reggiseno, eccita…. Sono una sgualdrina, come mi diceva la mia Padrona….
Raccontano della loro vita della terra, che sono in Abruzzo, per vendere, i loro prodotti, ed è la prima volta che il Padre, li manda da soli, dovevano, portare, i campioni e ora hanno una serata, libera e vogliono vedere e toccare, quello che vedono solo in TV…
Pit, inizia a fare il suo lavoro, di erotomane, porcellino, gli fa domande precise, se hanno, o non hanno mai, loro raccontano di una lavorante dei campi, che era il loro sogno e che nel fienile, si erano masturbati, mentre lei si cambiava e si lavava… Pit gli fa capire che forse la contadina, lo sapeva che la guardavano…. E loro si guardano come due che hanno scoperto, che il vino si fa con l’uva….
Pit allora, gli domanda dove alloggiano, e loro dicono, che devono tel a un Motel… Pit subito gli offre di aiutarli, andiamo, al Motel e domanda” per dopo che programmi avete?” loro, rossi tanto che si vedeva anche se era buio, dicono” vorremmo divertirci” e Pit “ volete scopare? Ho capito...” e loro imbarazzatissimi, abbassano lo sguardo… Io guardo, onestamente un poco divertita, ma Pit mi prende la mano e me la fa mettere sul ginocchio, del primo…. Questo sempre a testa bassa, geme, e guarda il fratello, che non capisce, ma poi guarda sotto e si sposta, allora cambio mano e tocco tutti e due, salendo, ma hanno i pantaloni stretti e molto attillati, loro sentono la carezza, ma io non sento nulla…
Usciamo
Pit fa strada e andiamo al Motel, entrano ed escono a razzo, salgono sul suv e Pit, mi fa passare dietro, partiamo e questo, arrivandomi addosso, con tutta la sua massa, mi bacia, quando gli metto la lingua in bocca, me la succhia… Poi si gira al fratello, che sta davanti e gli dice” te l’ho detto che non è una puttana, mi ha baciato!”
A questo punto avvicino le labbra all’orecchio di Pit che guida e gli lecco collo e orecchie poi “ mi hai trovato due bambini? Io me li faccio, mi stanno eccitando, sei contento porco? Tu guardi o mi fai il servizietto, insieme a loro? Pit è eccitato, e io continuo a leccarlo, dove so che è vulnerabile…
Intanto il baciatore, mi ha alzato il maglione e mi carezza le tettine, l’altro, si gira e mi cerca, mi vuole baciare, lo accontento, gli mordo i labbroni….
Arriviamo
Pit e io gli dico di calmarsi, prima salgo io, poi loro tre, non abita tantissima gente, fuori stagione, ma meglio evitare…
Appena entrano, luce bassa, mi stendo sul letto, a pancia in giù e nemmeno si spogliano, che iniziano a toccarmi, Pit la sua poltrona, e accende una sigaretta, inizia lo spettacolo…. Immediatamente li fermo e mentre mi tolgo il maglione, gli dico “ io non ce la faccio a spogliarvi, fatelo da voi” “ Vi voglio nudi davanti a me “….
Grassi, sudati, con i riccioli, gli mancavano le ali, con dei cazzetti, che in erezione, due non ne facevano uno…. Mi abbasso carezzo il primo, pacione e senza allontanarmi dal letto glielo prendo in bocca, e se dico prendo, prendo tutto, cazzo, testicoli e succhio, l’altro con la mano lo preparo, ma ogni mia mossa deve, tenere conto della pancia, vanno succhiati e carezzati partendo da sotto.
Sono eccitati, li faccio stendere, sul letto e in mezzo lavoro di bocca e carezzo, le loro tette, che al contrario delle mie sono enormi…
Poi mi alzo, dico a Pit, di accendere la lucetta, e gli dico “ora,prima di continuare, vi faccio vedere una cosa” mi tolgo il tanga e tolgo il cerotto, esce un cazzo, il mio moscio, ma notevole, rispetto al loro.
Quindi ora, o si alzano e se ne vanno, speriamo che non sono violenti, questo penso…. Invece, si guardano e senza, dire niente, mi prendono la testa e se la rimettono, sul cazzo…
Faccio segno a Pit di darmi i condom, ma non faccio in tempo, il primo gode, in bocca, il secondo si sposta e mentre a questo punto, mi sta sborrando in bocca e in faccia, inizia anche lui a venire, sulla mia guancia,
Tanta sborra, calda, ma tanta, mi decido e bevo, un fiume, in due sembravano dieci…. Me la passo dalla guancia ai capezzoli, e gli faccio leccare, poi con il dito umido, mi giro e me la metto nel buchino, loro guardano il mio ditalino, e uno mi inizia a leccare il culetto, poi sento un linguore, nel buco, mi piace, mugolo, e dico” ancora…. ancora ti prego”
Con la mano tocco, il cazzo dell’altro, che sta per iniziare a leccarmi il buchetto, è già pronto! Miracolo, dei cazzi piccoli, come quello del mio amico Orientale!
Gli prendo le guanciotte, e gliele mordicchio, e gli dico che voglio essere scopata, hai capito? Lui si distende e a compasso, mi avvicino al suo cazzo, si è arrivato, inizio a roteare e a cercare di prendere, tutto quello che c’è…. L’altro, che si toccava e voleva essere succhiato, lo fermo e gli propongo di attendere, che il fratello ha concluso, per prendere il suo posto… Appena mi sborra, nel buchino, mi sollevo e lo faccio leccare, preparo l’altro, che ha capito, e aspetta che mi infilo… L’altro, penso, ora gli succhio i reni, e mentre mi scopo, vado a cercare, con la bocca, e lo trovo, fradicio, di sborra, che raccolgo, ancora calda, e inizio a succhiare, tutto, mi aspetto che mi prende la testa e mi dici basta…. Invece mugola, ancora ancora e viene, per la terza volta, meno copiosa, ma un forte schizzo….. L’altro mi prende, con in sola mano, la schiena e mi scopa, dicendo “ si si Amèlie, Ti scopo” poi gode, lo sento bagnato, ora sospirano, a pancia, all’aria tutti e due e io raccolgo, i loro umori, e li bacio in bocca, con la bocca piena della loro sborra… Notate che il mio cazzo , proprio non gli interessa, e a me va bene, così.
Mi hanno, riempita di succhiotti, ho le tettine rosse, le natiche, con le loro impronte, sono fradicia, della loro sborra e del loro sudore, che onestamente, non era acido come quello dei neri, ma lievemente, saporito….
Per Favore
Pit, si alza, e gli fa notare che sono quasi le due, della notte, e loro, come due bambini, mi guardano e mi dicono “ per favore ancora una volta con la bocca e mi baciano”…
Li accontento, offrendogli, il miglior pompino, che potevo fare, mi impegno e li faccio godere, quasi insieme, nella mia bocca aperta, incitandoli, dicendo “ho sete, fatemi bere”
poi mentre si vestono, vedono Pit, che mi tocca, era eccitato, e si siedono, capisco quello che vogliono, e dico a Pit, dai scopa la Tua troia, che vogliono vedere, loro ora….
Pit, me lo sbatte fino alle palle e io li guardo, mentre ansimo, quando Pit esce mi sborra in bocca, loro si abbassano e mi baciano….. Dolcissimi….. al sorgere del sole, scappiamo pregavo Pit, non potevo rischiare di incontrare, qualcuno così, conciata, e allora di corsa a casa, peccato, perché mi sentivo tanto femmina, che avrei voluto, vedere l’alba, magari mentre mi carezzavo, invece mi lavai e ho goduto da sola…….
Publié par massini
il y a 4 mois
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